approfondimento
Il problema che sta al centro di questa esperienza è svolgere attività coinvolgenti nelle quali ogni alunno abbia la possibilità di esprimere le proprie potenzialità, di costruire un percorso comune nel quale ognuno possa collaborare , cooperando per realizzare un patrimonio comune di esperienze, conoscenze e competenze.
Il percorso è stato svolto nell'ambito del progetto d'Istituto " La Vena del Gesso Romagnola, un viaggio lungo cinque milioni di anni" che coinvolge , con modalità diverse, gli alunni dei vari ordini di scuola dell'Istituto e di altre scuole in rete. Oggetto di studio è la Vena del Gesso, un ambiente unico e inconfondibile che permette la realizzazione di percorsi didattici che hanno come obiettivi comuni la conoscenza dell'ambiente e del proprio territorio promuovendone, al tempo stesso, la valorizzazione e il rispetto.
Nella classe 3°A si è sviluppato un sottoprogetto nato dalla necessità di:
- favorire attività di laboratorio e di manipolazione, per permettere agli alunni dotati di manualità di far emergere le loro potenzialità; a coloro che ne erano sprovvisti di acquisirla, anche se pur minimamente;
- far conoscere agli alunni alcune caratteristiche del territorio in cui vivono, in particolare le erbe aromatiche ed officinali più comuni, alcune delle quali crescono allo stato spontaneo sulla Vena del Gesso;
- sviluppare il senso dell'osservazione e del "tempo", seguendo le varie fasi di crescita delle erbe aromatiche; dall'interramento alla fioritura, alla raccolta;
- sviluppare il senso del "gusto" e del "profumo";
- far comprendere che i problemi possono essere risolti attraverso la collaborazione, la ricerca di soluzioni comuni.
Italiano, inglese, tecnologia, sostegno.
l progetto si è sviluppato in un gruppo classe con alunno affetto da sindrome di Down e con allergia al glutine. L'alunno è ben inserito, molto seguito dalla famiglia ma con tempi di attenzione molto limitati, con scarsissima autonomia e manualità.
La Vena del Gesso Romagnola: caratteristiche ambientali, le grotte, i borghi, la vegetazione tipica, le erbe aromatiche ed officinali. Le erbe aromatiche ed officinali più comuni, semplici tecniche di coltivazione, il loro utilizzo in cucina.
Coltivazione di un orto aromatico e officinale nel giardino della scuola. Osservazioni periodiche sulle fasi di crescita delle piante dell'orto aromatico e officinale. Laboratorio di cucina.
Traduzione di semplici schede botaniche e ricette in inglese
Lavoro a gruppi nell'orto e nel laboratorio di cucina; attività al computer per compilare le schede botaniche, le ricette e le traduzioni in inglese, uscite didattiche sul territorio ( Museo Malmerendi di Faenza, Borgo dei Crivellari e Monte Mauro, Sasso Letroso, la grotta della Tanaccia; il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio)
Schede botaniche, ricettario, raccolta di foto delle esperienze.
"La Vena del Gesso", Regione Emilia Romagna
"Amiche erbe" ( ed. G. Bolognese, S.A.S. Padova)
"Le piante officinali del giardino Officinale di Casola Valsenio" ( Az. Regionale delle foreste dell'Emilia Romagna)
Ottobre2004 / Maggio 2005; per un totale di h.60
Valentina Martuzzi; Rita Malavolti; Anna Maria Scardovi; Anna Tanganelli
I. C. "G. Pascoli", scuola secondaria di 1° "G. da Riolo", Riolo Terme
Gruppo Amici della Montagna di Mezzano
Museo Malmerendi di Faenza ( dott. Costa)
Gli alunni hanno apprezzato il lavoro dell'orto e, chi ne ha avuto la possibilità, ha iniziato a coltivare piante aromatiche nel giardino di casa; anche le pietanze preparate a scuola sono state poi, in genere, riproposte nella cucina di casa; alcune piante sono divenute delle "amiche": nelle passeggiate era diventato abituale giocare a chi riusciva a trovare più erbe note: melissa, malva, timo, origano, aneto, ecc.
L'alunno down ha sempre partecipato alle uscite: rapidissimo e svelto nei sentieri nei boschi; diventava impacciato e stanco appena i piedi toccavano l' asfalto (questo solo le prime volte poi il problema è stato superato. Meno interessante per lui è stato il lavoro nell'orto che spesso ha delegato agli altri componenti del gruppo: la sua partecipazione è stata comunque attiva in quanto si è ritagliato il ruolo di consulente, dispensando ai compagni consigli su quale erbaccia estirpare, quali attrezzi utilizzare, ecc.
Crediamo che il progetto abbia contribuito ad avviare il processo di conquista graduale di autonomia e autostima da parte dell'alunno portatore della sindrome di Down e che sia stato un arricchimento per la classe e anche per noi docenti.
Particolare momento di soddisfazione per noi è stato il viaggio d'istruzione di quattro giorni in Austria, per visitare il campo di concentramento di Mauthausen e Vienna. L'alunno ha partecipato, grazie alla collaborazione dei compagni ma anche rivelando una sua acquisizione di autonomia e autostima; è sempre stato molto attento alle spiegazioni e sempre in prima fila; insieme ad alcuni compagni ,a Mauthausen, ha letto un brano di Primo Levi di fronte ad un pubblico attento.