approfondimento
- Noi abbiamo voluto costruito un "luogo" dove l'esperienza concreta, attraverso il fare, lo scoprire, il provare, lo sperimentare, ha alimentato la curiosità, costruito la motivazione, creato l'emozione del conoscere la curiosità del continuare a conoscere per tutti coloro che vi hanno preso parte.
- Noi abbiamo sperimentato un laboratorio usato come strumento e non come soggetto: accessibile a tutti gli studenti, compresi quelli in situazione di svantaggio psicofisico e socioculturale, senza che queste siano state considerate attività di recupero o di sostegno.
- Noi abbiamo giocato, inventato insieme ai ragazzi ai al fine di creare le condizioni per ascoltare e parlare un linguaggio sensoriale inesprimibile a parole
Il laboratorio è trasversale a tutte le discipline; principalmente sono interessate l'area psicomotoria, linguistica, artistica .
Il progetto è stato inserito come attività in orario opzionale ed è stato rivolto alle tre classi prime, dove in ogni classe era inserito un alunno disabile.
Tutte le ore del laboratorio sono state dedicate all'apprendimento e alla sperimentazione da parte degli studenti di linguaggi legati alla creatività e all'arte.
Ci si è avvalso del training di approccio, condotto in base alle possibilità ed alle autonomie dei partecipanti e finalizzato a trovare una dimensione sia fisica che relazionale in grado di stimolare la sensibilità e la concentrazione attraverso il lavoro di gruppo.
- Sono state utilizzate tecniche teatrali e coreografiche tali da permettere a tutti gli alunni di trovare nuove modalità di espressione. L'improvvisazione attraverso il corpo, il gesto, la musica hanno permesso di sperimentare e mettersi in gioco su potenzialità corporee scarsamente esplorate nella quotidianità. Per gli alunni disabili è stato molto importante scoprire potenzialità che potevano essere messe a disposizione di tutto il gruppo; questa presa di coscienza ha permesso ad un alunno di rinforzare l'autostima e la relazione coi compagni della classe.
- Ogni incontro è nato da un tema dal quale è partito il nostro progettare.
- Ogni gesto é nato dalla partecipazione ed é stato un segnale per orientare la costruzione del sistema dell'incontro successivo.
Dvd
Il progetto si è sviluppato da novembre a maggio 2005 per un totale di 54 ore, Gli appuntamenti del laboratorio sono stati suddivisi in due incontri di 1ora alle quali parteciperanno due gruppi distinti di studenti suddivisi in relazione allo sviluppo laboratoriale del progetto
Selina Bassini, Elettra Staunbolis, Laura Picci
Scuola secondaria di primo grado "R.Gessi" -Istituto Comprensivo Statale di San Pietro in Vincoli Ravenna
Associazione Cantieri (Ravenna)
I nostri attori stati spinti ad una interiorizzazione della propria fisicità non limitandosi ad un naturale sfogo dell'esuberanza giovanile, ma all'acquisizione di un rispetto permanente della propria e dell'altrui corporeità.
Attraverso gli esercizi e gli ambienti i ragazzi si sono ritrovati dentro il teatro lo hanno respirato si sono appropriati della disciplina teatrale senza distacchi tipici del ragionamento.
Superando il disorientamento e il timore tipici di chi compie un'azione in un luogo strano il singolo ragazzo è riuscito a tessere delle relazioni e ha inventato scambi all'interno di una composizione.
I ragazzi sono diventati spettatori del proprio gioco quando a turno hanno praticato e realizzato delle brevissime composizioni statiche o dinamiche con o senza parole.
Sono stati in grado di regolare i loro reciproci rapporti in base a regole poste a priori. Si è creato ancora prima dello stare una percezione globale e istintiva dello stare con le sue regole Chi sta accetta un perimetro e delle regole senza le quali nessun gioco è possibile; e la percezione é immediata diretta senza i discorsi e l'estrinsecazione delle sue relazioni.